Nuova Riveduta:

1Samuele 14:39

Infatti, com'è vero che il SIGNORE, il salvatore d'Israele, vive, anche se il colpevole fosse mio figlio Gionatan, egli dovrà morire». Ma in tutto il popolo nessuno gli rispose.

C.E.I.:

1Samuele 14:39

perché per la vita del Signore salvatore d'Israele certamente costui morirà, anche se si tratta di Giònata mio figlio». Ma nessuno del popolo gli rispose.

Nuova Diodati:

1Samuele 14:39

perché, come è vero che l'Eterno, il salvatore d'Israele, vive, anche se si trovasse in Gionathan mio figlio, egli dovrà morire». Ma nessuno fra tutto il popolo gli rispose.

Riveduta 2020:

1Samuele 14:39

Poiché, com'è vero che l'Eterno, il salvatore d'Israele, vive, anche se il colpevole fosse Gionatan mio figlio, egli dovrà morire”. Ma in tutto il popolo non ci fu nessuno che gli rispondesse.

La Parola è Vita:

1Samuele 14:39

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La Parola è Vita
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Riveduta:

1Samuele 14:39

Poiché, com'è vero che l'Eterno, il salvatore d'Israele, vive, quand'anche il reo fosse Gionathan mio figliuolo, egli dovrà morire'. Ma in tutto il popolo non ci fu alcuno che gli rispondesse.

Ricciotti:

1Samuele 14:39

Viva il Signore salvator d'Israele! Anche se il colpevole fosse mio figlio Gionata, morrà senza remissione». Nè a ciò si oppose alcuno del popolo.

Tintori:

1Samuele 14:39

perché viva il Signore salvatore d'Israele, lo avesse commesso anche Gionata mio figlio, egli morrà senza remissione». E nessuno del popolo gli si oppose in questo.

Martini:

1Samuele 14:39

Viva il Signore salvator d'Israele, se il reo fosse Gionata mio figliuolo, egli morrà senza remissione. Sopra di che nissuno di tutto il popolo gli contraddisse.

Diodati:

1Samuele 14:39

Perciocchè, come il Signore che salva Israele vive, avvegnachè quel peccato si trovi in Gionatan, mio figliuolo, egli del tutto ne morrà. E niuno di tutto il popolo gli rispose.

Commentario abbreviato:

1Samuele 14:39

36 Versetti 36-46

Se Dio respinge la nostra preghiera, abbiamo motivo di sospettare che sia per qualche peccato covato nel nostro cuore, che dovremmo scoprire per poterlo eliminare e mettere a morte. Dovremmo sempre prima sospettare ed esaminare noi stessi; ma un cuore non rattristato sospetta di ogni altra persona e cerca ovunque, tranne che a casa propria, la causa peccaminosa della calamità. Gionata si scoprì essere il colpevole. I più indulgenti verso i propri peccati sono i più severi con gli altri; quelli che più disconoscono l'autorità di Dio, sono i più impazienti quando i loro stessi comandi vengono disattesi. Chi lancia maledizioni, mette in pericolo se stesso e la propria famiglia. Cosa osserviamo nell'intero comportamento di Saul in questa occasione, se non un'indole impetuosa, orgogliosa, maligna ed empia? E non notiamo forse in ogni caso che l'uomo, lasciato a se stesso, tradisce la depravazione della sua natura ed è schiavo dei temperamenti più bassi?

Riferimenti incrociati:

1Samuele 14:39

1Sa 14:24,44; 19:6; 20:31; 22:16; 28:10; 2Sa 12:5; Ec 9:2

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